Poster Atit Mattioli et al 2014 c aggiornato (PDF)




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Title: Presentazione di PowerPoint
Author: Claudia Capitani

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STIMA DELLA POPOLAZIONE DI LUPO IN ITALIA E PROSPETTIVE DI MONITORAGGIO
WOLF POPULATION ESTIMATE IN ITALY AND MONITORING PERSPECTIVES
MATTIOLI L. ¹, FORCONI P. ², BERZI D. ³, PERCO F. 4
¹ Provincia di Arezzo, ² Studio Faunistico Chiros, ³ Canis lupus Italia, 4 Parco Nazionale Monti Sibillini
IX Congresso Italiano di Teriologia - Civitella Alfedena (AQ) 7-10 maggio 2014

Nel periodo compreso tra il 1973 ed il 1998 la stima della popolazione italiana di lupo (Canis lupus) è
progressivamente cresciuta da 100-110 soggetti a circa 400-500 (Zimen e Boitani, 1975; Boitani, 1984; Boscagli,
1991; Ciucci e Boitani, 1998). Tali valori derivano dall’estrapolazione di dati da aree campione al restante areale
stimato per la popolazione, che è aumentato da 8.500 a 25.000 km². All’inizio degli anni ’70 una densità di 1,70
lupi/100 km² fu calcolata in un’area campione protetta ed estrapolata a livello nazionale con 1,25 lupi/100 km²
mentre nel 1998 la densità media era di 2 lupi/100 km². Negli ultimi 15 anni sono state fornite solo opinioni di
esperti, variabili tra 600 e 1000 individui. Nel 2002 il Piano d’Azione Nazionale per la conservazione del lupo in
Italia (Genovesi, 2002) evidenziava la priorità di un programma nazionale di monitoraggio che tuttavia non è
stato tuttora raggiunto. Tuttavia, negli ultimi 10 anni la genetica e il foto/videotrappolaggio hanno contribuito in
modo significativo nel migliorare le stime di popolazione e molte Aree Protette ed Amministrazioni Regionali e
Provinciali hanno condotto progetti di monitoraggio del lupo a scala locale.
Gli obiettivi di questo studio sono:
1) produrre una stima aggiornata del numero minimo di lupi
presenti nelle aree maggiormente studiate in Italia
2) rappresentare l’areale di presenza stabile del lupo
3) aggiornare, sulla base delle informazioni di cui ai punti
precedenti, la stima della popolazione italiana.

Code
Area

1 - AREE ANALIZZATE
In questo lavoro sono stati considerati e rivisti i dati relativi a numero, localizzazione e dimensioni dei gruppi
familiari di lupo in 20 aree di studio, pubblicati in articoli scientifici, tesi di laurea, presentazioni a convegni e
report istituzionali (Tab. 1).
Per calcolare un valore di densità, sia a livello di gruppi familiari che di individui, comparabile tra le diverse aree,
è stata ri-disegnata per ciascun sito di studio l’area presumibilmente occupata dai gruppi familiari accertati,
sulla base di tutte le informazioni fornite (localizzazione degli home-sites estivi, piste su neve, home range da
telemetria e genetica non invasiva), tenendo conto della distanza media tra gruppi familiari, dell’uso del suolo
(discontinuità tra aree idonee al lupo ed aree scarsamente idonee) ed utilizzando un approccio prudenziale.
181 gruppi familiari di lupo corrispondenti ad almeno 773 individui (stima invernale, escludendo individui
erratici) sono stati stimati presenti nelle 20 aree analizzate (32.620 km²).

Area

1

Alpi (Piemonte e Liguria)

2

Appennino Ligure (np)

3

Appennino Tosco emiliano e PNATE (p)

4

Fonte Dati

Marucco, Avanzinelli e Colombo, 2012;
Randi et al, 2012
Marucco, Avanzinelli e Colombo, 2012;
Randi et al, 2012

Anno di
riferimento
dei dati

Superficie N° gruppi
ridefinita familiari
(km²)
stimati

Dimensione
media del
gruppo
familiare

N° lupi
stimati

Densità
gruppi
familiari
/100 km²

Densità lupi
/100 km²

2010-2012

5902

21

3,90

82

0,36

1,39

2010-2012

1994

6

4,24

25

0,30

1,28

Randi et al, 2012

2010

2079

16

4,24

68

0,77

3,26

Provincia di Bologna (np)

Martelli et al, 2011; Randi et al, 2012;
Report 2013;

2012

1816

15

4,56

68

0,83

3,77

5

Provincia di Firenze (np)

Randi et al, 2012; Berzi, 2013;

2013

2100

10

4,24

42

0,48

2,02

6

PNFC (p)

Mencucci et al, 2006; Randi et al., 2012

2010

944

9

4,24

38

0,95

4,04

7

Provincia di Arezzo (np)

Mattioli e Apollonio., 2013

2013

2741

15

4,36

65

0,55

2,39

8

Regione Marche -centro-nord (np)

Giacchini, Scotti e Zabaglia C., 2013

2010-2011

2684

15

4,75

71

0,56

2,65

9

PNMS (p)

Forconi, 2012

2012

1180

10

4,50

45

0,85

3,81

10

Monte Amiata (np)

Gazzola, Zingaro e Gandolfi, 2013;

2013

738

3

4,24

13

0,41

1,72

11

PNGSML (p)

Report progetto LIFE07 NAT/IT/000502

2005-2009

1934

11

4,50

50

0,57

2,56

12

PRSIRVEL (p)

Morini, 2008

2006-2008

1010

5

4,50

23

0,50

2,23

13

Provincia di Rieti -Cicolano (np)

Boscagli, 2006

2006

900

6

4,24

25

0,67

2,83

14

PNMAJ (p)

Antonucci et al, 2013

2013

1135

11

4,50

50

0,97

4,36

15

PRMSIMBR (p)

Tarquini et al ,2011

2009-2011

613

3

4,00

12

0,49

1,96

16

PNALM (p)

Grottoli et al., 2009

2006-2009

1115

7

4,38

31

0,63

2,75

17

Appennino Dauno (np)

Pennacchioni, 2006

2006

870

5

4,16

21

0,57

2,39

18

PNPOLL (p)

Liccioli S., 2004

2001-2003

1325

7

3,00

21

0,53

1,58

19

PNSILA *

Crispino et al, 2008

2004-2008

784

2

3,00

6

area non utilizzata
per stima densità

20

PNASPR *

Crispino et al, 2008

2005-2006

663

4

4,24

17

area non utilizzata
per stima densità

32527

181

773

0,63 *

TOTALE /MEDIA (* Appennino)

2,68 *

Tab. 1 - Dati relativi alla superficie, al n° di gruppi familiari accertati ed alla loro dimensione media durante l’inverno nelle 20
aree analizzate (p: area protetta; np: altre aree). Sulla base dei dati è stata calcolata la densità di gruppi familiari e individui.
2 - AREALE DI PRESENZA STABILE
Per rappresentare l’areale di presenza stabile (presenza di gruppi familiari durante diversi anni) è stato analizzato il
materiale bibliografico esistente, aggiornato con dati inediti sulla presenza del lupo in diverse parti d’Italia, forniti da 16
collaboratori (Molinari Luigi, Canestrini Mia, Varuzza Paolo, Ricci Luigi, Marini Giorgio, D’Alessio Silvio, Cerquitelli
Riccardo, Carpino Filomena, Ianiro Alfonso, Sorino Rocco, Frassanito Anna Grazia, Gaudiano Lorenzo, Priore Giuseppe,
Gervasio Giacomo, Crispino Francesca e Urso Salvatore).
L’areale di presenza stabile ha attualmente raggiunto circa 74.000 km², 6.000 dei quali sulle Alpi (Piemonte-Liguria-Val
d’Aosta) (Fig. 2).
Fig. 1 - Localizzazione delle 20 aree analizzate per la stima della
consistenza minima e della densità del lupo in Italia.

La densità media risulta
essere di 0,36 gruppi
familiari e 1,89 lupi/100
km² nella regione alpina di
Piemonte-Liguria e di 0,63
gruppi familiari/100 km²
(0,54-0,72 95% CI; n= 17
aree)
nelle
regioni
appenniniche.
In queste ultime la densità
dei gruppi familiari è
risultata maggiore nelle
grandi Aree protette.

Densità gruppi familiari:
ALPI = 0,36/100 km²
APPENNINO = 0,70/100 km²
(p= Aree protette)

APPENNINO = 0,53/100 km²
(np= Restanti Aree)
La dimensione media dei
gruppi familiari è risultata
inferiore nelle Alpi rispetto
all’ Appennino.

Dimensione gruppi familiari
(n° lupi/gruppo in inverno):
ALPI = 3,9 (n= 16)
APPENNINO = 4,24 (n= 54)

Areale presenza stabile del lupo: 74.000 km²
Stima della popolazione di lupo: 1600 – 1900 lupi

3 - STIMA DELLA POPOLAZIONE DI LUPO IN ITALIA
Si propongono due diversi valori di stima della popolazione di lupo in Italia secondo i seguenti due approcci:
• il primo è stato ottenuto aggiungendo ai 773 individui stimati nelle 20 aree analizzate, quelli stimati nella rimanente area di 42.000
km², adottando una densità conservativa di 2,0 lupi/100 km²:
• il secondo è stato calcolato adottando per le Alpi la densità di 1,4 lupi/100 km e per l’Appennino le densità di 2,99 lupi/100 km² nelle
aree protette e 2,35 lupi/100 km² nelle restanti aree. Per aree protette sono stati considerati solamente i parchi nazionali e regionali
con un buffer di 5 km. Tutti i valori sono densità minime invernali.
La popolazione stimata per l’Italia è compresa tra 1.600 (metodo 1) e 1.900 lupi (metodo 2).
Occorre considerare che il numero di lupi varia ogni anno a livello locale a causa di fattori naturali ed umani. In alcune regioni i conflitti con
gli allevatori sono in crescita e sono seguiti da atti di bracconaggio che determinano cambiamenti nella dimensione della popolazione
durante l’anno e tra gli anni.
Tuttavia la popolazione di lupo sembra ancora in espansione e nuove aree sono state recentemente occupate (non considerate in questa
stima): Lessinia, Dolomiti Bellunesi, Valli del Natisone, Monte Conero, Parco della Maremma e Monti Aurunci (Fig 2).
Anche l’ibridazione con i cani sembrerebbe in aumento (la presente stima deve essere riferita sia alla popolazione di lupi che di ibridi).
PROPOSTE PER IL MONITORAGGIO DEL LUPO IN ITALIA
Una migliore stima potrà essere ottenuta nel futuro attraverso la pianificazione di una strategia nazionale di monitoraggio, l’aumento delle
aree campione e l’inclusione delle aree di recente colonizzazione.
Le tecniche di monitoraggio possono essere distinte in 2 fasi:
• Fase preliminare con la tracciatura su neve e l’ululato indotto, meglio se seguito dall’analisi spettrografica delle risposte registrate
(Passilongo et al, 2014);
• Fase avanzata con utilizzo della genetica non invasiva e del foto-video trappolaggio.
La genetica non invasiva risulta molto utile per distinguere i diversi gruppi familiari e il tasso di ibridazione, mentre le videotrappole sono
particolarmente efficaci per stimare la dimensione dei gruppi familiari in diversi contesti ambientali, fornendo risultati migliori rispetto alla
tracciatura su neve.
VERSO UN NETWORK NAZIONALE ?
La difficoltà di produrre stime al passo con l’evoluzione reale della
popolazione di lupo è stata la conseguenza della mancanza di un
network tra i principali soggetti, pubblici e privati, impegnati negli studi
sul campo. Strumenti e proposte stanno nascendo in questi ultimi anni.
Una di queste si chiama WIDE Wolf Italian Database for Europe ed è
consultabile all’indirizzo http://webgis.ar-tel.it/wide
Lo scopo è sviluppare e far crescere una banca dati webgis condivisa ed
accessibile che possa essere di aiuto per la strategia di conservazione
della specie in Italia.
Per ulteriori contatti e collaborazioni: lmattioli@provincia.arezzo.it
Riferimenti bibliografici

Fig. 2 - Areale di presenza stabile del lupo in Italia aggiornato al 2013.

Antonucci A. et al., 2013 - Wolf GPS monitoring and management implications in Majella National Park, Italy. International Wolf Congress, Caramanico Terme, 6-8 november 2013. Berzi D., 2013 - Staus del lupo in Provincia di Firenze 2012-2013. Report per CIRSeMAF-Regione Toscana. Boitani L., 1984 - Genetic consideration on wolf conservation in Italy. Boll. Zool 51(3): 367373. Boscagli G., 2006 - Stima del popolamento di lupo (Canis lupus) e del randagismo canino nel Cicolano (RI) durante l'inverno 2006/2007. Atti Convegno: Ricerca scientifica e strategie di conservazione del lupo (Canis lupus) in Italia, Bologna 2006. ISPRA Quaderni Cons. natura n° 33. Boscagli, G. 1991 - Evoluzione del nucleo di lupi appenninici (Canis lupus italicus) in cattività
nel Parco Nazionale d'Abruzzo e situazione della popolazione italiana di lupo. Situazione della popolazione di orso (Ursus arctos marsicanus) in Appennino centrale. In: Randi, E. and Spagnesi, M. (eds.) Genetics and Wildlife Conservation. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina. XVIII, pp. 219–225. Ciucci P., Boitani L., 1998 - Il Lupo. Elementi di biologia, gestione e ricerca. Istituto Nazionale
per la Fauna Selvatica "Alessandro Ghigi". Documenti tecnici, 23, 114 pp. Crispino F., Gervasio G., Urso S., Cagnin M., Aloise G, 2008 - Montoraggio delle unità riproduttive di lupo (Canis lupus L.) nella porzione centro settentrionale del Parco Nazionale della Sila. Hystrix, suppl. 2008. Atti VI Convegno ATIt. Crispino F., Gervasio G., Urso S., Cagnin M., Aloise, 2008 Montoraggio del lupo nel Parco Nazionale dell'Aspromonte. Hystrix, suppl. 2008. Atti VI Convegno ATIt. Forconi P., 2012 - Improving the conditions for the conservation of wolves and bears - a transfer of best practices from previous experience. LIFE07NAT/IT/000502. Report Azione E.5. Relazione dello Studio Faunistico Chiros per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Genovesi
P., 2002 - Piano d’azione nazionale per la conservazione del Lupo (Canis lupus). Quad. Cons. Natura, 13, Min. Ambiente - Ist. Naz. Fauna Selvatica. Grottoli L., Ciucci P., Boitani L., Gentile L., Latini R., 2012 - Consistenza e assetto territoriale della popolazione di lupo del Parco Nazionale d' Abruzzo, Lazio e Molise 2006-2009. Atti VIII convegno nazionale ATIt, 9-11 maggio 2012,
Piacenza. Liccioli S., 2004 - Densità, riproduzione, ed arrangiamento territoriale del lupo (Canis lupus) nel Parco Nazionale del Pollino. Tesi di laurea. Università "la Sapienza", Roma. Martelli D., Caniglia R., Fabbri E., Randi E., Paladini G., Rigacci l., 2011 - Appennino bolognese, un importante corridoio ecologico. In: Lupo, il ritorno di uno storico abitatore dell' Appennino. Il
divulgatore, Anno XXXIV, n. 5/6, Maggio-giugno 2011. Marucco F., Avanzinelli E., Colombo M., 2012 - Il monitoraggio del lupo in regione Piemonte: dati raccolti nell'inverno 2011-2012. Centro gestione e conservazione grandi carnivori, Regione Piemonte. Mattioli L. e Apollonio M., 2013 - Staus del lupo in Provincia di Arezzo 2012-2013. Report per CIRSeMAF-Regione Toscana.
Mencucci M., Agostini N., D'Amico C., Fabbri M., Caniglia R., Fabbri E., Greci C., Randi E., 2006 - Il lupo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Atti Convegno: Ricerca scientifica e strategie di conservazione del lupo (Canis lupus) in Italia, Bologna 2006. ISPRA Quaderni Cons. natura n° 33. Morini P., 2008 - Stato delle conoscenze e
conflitti presenti nell'area del Parco Regionale Sirente Velino. Atti Convegno: Bentornato lupo, Pettorano sul Gizio 23 Agosto 2008. Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga - Improving the conditions for the conservation of wolves and bears - a transfer of best practices from previous experience. LIFE07 NAT/IT/000502 EX-TRA – Report. Passilongo et al., 2014 –
Bioacoustic approach to the howling survey. IX congresso ATIt, 7-10 maggio 2014, Civitella Alfedena. Pennacchioni G., 2006 - Nuove conoscenze sulla diffusione del lupo (Canis lupus) nei Monti dauni (FG). Atti Convegno: Ricerca scientifica e strategie di conservazione del lupo (Canis lupus) in Italia, Bologna 2006. ISPRA Quaderni Cons. natura n° 33. Randi E, Caniglia R., Fabbri
E., Galaverni M., Milanesi P., 2012 - Dieci anni di monitoraggio della diffusione e consistenza delle popolazioni di lupo dell'appennino centro-settentrionale, Comunicazione al convegno: verso nuovi modelli di conservazione e gestione del lupo in Italia. Bologna 22 ottobre 2012. TarquiniL., Capraro V., Checchi G., Donfrancesco S., Ferrari E., Guj I., Lombardi A., Rpone P.,
Rossi F., Serafini D., Songini L., Tomei A., 2011 - Monitoraggio del lupo nel Parco regionale dei Monti Simbruini attraverso il fototrappolamento opportunistico. Atti Convegno: Il foto-video trappolaggio in Italia. Pettorano sul Gizio (Aq), 09.07.2011. Zabaglia C, Scotti M., Giacchini P. (a cura di), 2012 - Il lupo nella regione Marche. Indagine condotta nel periodo ottobre 2010gennaio 2012. Zimen E., Boitani L., 1975 - Number and distribution of wolves in Italy. Z. Saugetierk 40: 102-112.






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